Per la L84 Women è tempo di Serie A2

Il momento delle verdenere raccontato da Rocco De Felice

06/10/2022
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L84 Women

Sono passati più di tre mesi da quando le ragazze della L84 ci hanno fatto sognare con la vittoria del campionato di Serie C. Ora, è tempo di goderci lo spettacolo della A2 che prenderà vita sabato 08 ottobre, quando le verdenere calcheranno il parquet del PalaMartesana per affrontare il CUS Milano.
Tanti innesti nel roster guidato da mister De Felice, il quale proverà a replicare l’anno d’oro che gli ha consegnato, oltre il trionfo con la femminile, anche uno scudetto nazionale con la Under 17. Ed è proprio l’allenatore piemontese a raccontarci il clima e gli obiettivi della stagione che sta per iniziare.

Da sabato si scrive un nuovo capitolo della nostra storia. Come sta la squadra?

Le ragazze sono cariche. Molte di loro tornano in una categoria che già conoscono e sanno gestire questo tipo di sensazione. Per me invece è la prima volta e non posso negare di essere emozionato. Non vedo l’ora di scendere in campo, come allenatore ovviamente.

Un girone non semplicissimo. Quali possono essere le squadre più pericolose?

Vedendo quanto fatto lo scorso anno e come si stanno preparando per la nuova stagione, dico senz’altro il Pero, una squadra ben attrezzata e guidata da un’allenatrice in gamba accompagnata da un secondo di esperienza. Subito dopo, penso al Santu Predu e all’Infinity, anche loro arrivate organizzate all’appuntamento. Queste tre forse sono un po’ più avanti ma sarà sicuramente una battaglia in ogni weekend. 

Sabato si parte contro la CUS Milano. Che partita ci aspetta?

Anche loro sono neopromosse dopo aver vinto il girone di appartenenza. Abbiamo già affrontato il CUS, sia lo scorso anno che qualche settimana fa in un torneo interno. Se è vero che abbiamo vinto, è vero anche che il campionato è un’altra cosa, una competizione a sé dove ognuno vuole ritagliarsi il proprio spazio. Partiamo dunque con la consapevolezza di trovare un avversario alla nostra pari, dovremo essere più bravi noi a saper cogliere le occasioni.

Rocco de felice L84

L’anno scorso è mancata soltanto la Coppa Italia Nazionale. Quale sono gli obiettivi per questa stagione?

Si, purtroppo è mancata soltanto la ciliegina su quella magnifica torta che abbiamo costruito nel corso dell’anno. Quest’anno abbiamo degli obiettivi “scaglionati”. Il primo sicuramente è quello di salvarci nel minor tempo possibile, in modo tale da poterci concentrare su quelli successivi. Vorremmo arrivare tra le prime quattro nel girone d’andata in modo tale da qualificarci alle finali di Coppa Italia del girone per poi conquistare le Final Four, vero e proprio obiettivo stagionale. Poi, ovviamente, se dovessero arrivare delle soddisfazioni anche in campionato, saremmo contentissimi.

Avete terminato la passata stagione con un roster ristretto. Come si è rafforzata la squadra quest’anno?

Si, per diversi motivi, abbiamo concluso l’anno sportivo con un numero esiguo di calcettiste disponibili. Per rimediare a ciò, ci siamo messi subito al lavoro, studiando e scegliendo ogni singola ragazza arrivata nel mercato estivo.  Abbiamo preso Pellegrinelli e Ponticelli dal Top Five mentre dall’Academy abbiamo pescato Giulia Campofiorito, tutte già confidenti con la categoria che stiamo per affrontare. Ci siamo rinforzati anche in porta con l’arrivo di Cristina Turano che, insieme alla storica Camilla Chenna e la già citata Ponticelli, ci garantisce tranquillità tra i pali. Abbiamo puntato anche su due giovanissime: Anna Tirone e Chiara Olmo, entrambe ex Rosta. Infine, c’è la più esperta Selvaggia Palombini, reduce da un’importante carriera sui campi di calcio. Posso quindi ritenermi estremamente soddisfatto per il lavoro svolto e per come le nuove arrivate si siano integrate con il resto del gruppo e con la mentalità degna della società che rappresentiamo.

Abbiamo parlato dei cambiamenti in campo. Per quanto riguarda lo staff, invece?

Lo staff rimane pressoché invariato. È composto da persone fantastiche che mi stanno dando un aiuto incredibile. Troviamo infatti la solita Alice Gualdi, molto più che un’osteopata; Francesco Cheri cambia ruolo e lo troveremo al mio fianco come allenatore in seconda; Monica Volpiano e Gianluca Siriu facilitano moltissimo il mio lavoro, aiutandomi sia in campo che con la burocrazia del caso. E infine Andrea Bravo, il quale si è preoccupato fin da subito di non farmi mancare veramente nulla. Sono consapevole che ho costruito tanto ma sono altrettanto consapevole che senza di loro non mi sarei potuto sedere su una panchina di Serie A2 e per questo non li ringrazierò mai abbastanza.

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